Market Views

GLOBAL CREDIT BULLETS | Lunedì 16 gennaio 2023

Inflazione USA – Ancora in calo
Il dato sul CPI della scorsa settimana ha confermato la traiettoria discendente dell’inflazione negli Stati Uniti, rafforzando la nostra convinzione che il picco sia stato superato. Su base annua, il CPI headline di dicembre è sceso al 6,5% dal 7,1%. L’inflazione core si è attestata al 5,7% rispetto al 6,0% di novembre. Nel complesso, il calo dell’inflazione è stato determinato principalmente dalla diminuzione dei prezzi del gas, che ha compensato in modo significativo gli aumenti dei prezzi degli alloggi, dei generi alimentari e dell’abbigliamento.
Il dato di dicembre ha rappresentato il 6° calo mensile consecutivo dell’inflazione, e probabilmente spingerà la FED a rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse.
Riteniamo che il calo dell’inflazione e le recenti dichiarazioni dei membri del FOMC aumentino le probabilità di un rialzo di 25 punti base nella prossima riunione della FED a febbraio. Dopo la pubblicazione dei dati, il mercato prevedeva aumenti di c.28 pb e c.47 pb nelle prossime due riunioni, con un tasso terminale di circa 5% da raggiungere a giugno.

Mercati del credito – Inizio rialzista
I mercati del credito hanno iniziato l’anno in modo positivo, proseguendo lungo la traiettoria dell’ultimo trimestre del 2022. L’indice Bloomberg Global Aggregate è in rialzo del 3,3% su base annua, mentre gli indici High Yield statunitensi ed europei sono in rialzo rispettivamente del 3,9% e del 2,6% e il credito emergente in dollari del 2,5% su base annua. Con il rallentamento della crescita e la stabilizzazione dei tassi, riteniamo che i settori investment grade e difensivi sovraperformeranno. I titoli finanziari sono destinati a beneficiarne, dato che sono ben rappresentati negli indici IG e presentano solidi fondamentali. Il debito emergente è tornato interessante (su base selettiva), poiché il posizionamento da parte degli investitori su quest’asset class è attualmente molto limitato e perchè beneficia della stabilità dei tassi. La riapertura della Cina e il posizionamento ribassista sull’Europa fanno sì che gli asset non statunitensi sovraperformino. Come abbiamo detto nel nostro ultimo Algebris Bullet, storicamente il rallentamento dell’economia e la discesa dei tassi USA fanno sì che il credito, i Treasury, il debito EM e le obbligazioni HY sovraperformino.
Nel settore del credito, anche gli aspetti tecnici sono in miglioramento. Le nuove emissioni del 2023 hanno fatto registrare un inizio effervescente. Negli Stati Uniti, gli emittenti con alto standing creditizio hanno sfruttato appieno la prima data disponibile, con 34,1 miliardi di dollari raccolti nel primo giorno dell’anno. Si è trattato dell’ottavo giorno più intenso mai registrato in termini di volumi offerti in emissione. In Europa, le prime due settimane hanno visto circa 66 miliardi di euro di nuove emissioni IG, rispetto ai 40 miliardi di euro del 2022, ai 35 miliardi di euro del 2021 e ad una media di 32 miliardi per lo stesso periodo nel corso degli ultimi 5 anni. La maggior parte dell’offerta proviene dalle banche, che tendono ad anticipare il più possibile le emissioni. A differenza del mercato investment grade, i prezzi del credito high yield  in euro non sono stati finora convalidati da livelli normali di offerta, in quanto gli emittenti rimangono restii ad accettare costi di finanziamento più elevati. Non ci aspettiamo che questo ritmo di offerta da record verrà mantentenuto nel corso delle prossime settimane.

BoJ – Verso la stretta monetaria
Questa settimana la banca centrale giapponese esaminerà gli effetti collaterali delle sue politiche espansive e probabilmente valuterà le alternative disponibili in ambito monetario, tra cui l’eventuale riduzione della durata della politica di controllo della curva dei rendimenti. La BOJ vorrà presentare qualsiasi decisione di questo tipo come finalizzata a ridurre le distorsioni dei mercati finanziari indotte da un periodo prolungato di politica monetaria accomodante e ad evitare che questa scelta venga interpretata come  una riduzione del suo orientamento espansivo.
A dicembre, la BOJ ha sorpreso i mercati raddoppiando a +/- 0,5% l’intervallo di tolleranza dell’oscillazione rendimento target fissato per il decennale allo 0%, facendo ipotizzare agli investitori che si stesse preparando ad abbandonare il suo orientamento espansivo in ambito di politica monetaria. Il governatore Haruhiko Kuroda ha sorpreso anche alcuni membri del board della BOJ, quando, in occasione della conferenza stampa di dicembre, ha evitato di sottolineare il mantenimento dell’impegno a favore di una politica accomodante.
Nel prossimo meeting, riteniamo che una possibilità sarebbe quella di spostare la scadenza alla quale è fissato il rendimento target dalle obbligazioni dai 10 anni previsti attualmente a 3 o 5 anni, che secondo l’analisi della BOJ sono le scadenze cruciali per continuare a fornire stimolo all’attività economica. La BOJ rinnoverebbe la promessa di continuare ad acquistare l’ammontare di JGB necessario a mantenere i rendimenti all’interno dell’intervallo target.
Nel complesso, la decisione di dicembre non è riuscita a risolvere le distorsioni causate sul mercato obbligazionario dal massiccio acquisto di obbligazioni da parte della BOJ, aumentando le pressioni speculative. Tuttavia, ci aspettiamo che il tasso di interesse overnight rimanga invariato a -0,1% e che la politica di controllo della curva dei rendimenti rimanga in vigore, anche se con potenziali modifiche.


Team Algebris di Strategie di Credito Globale

Questo documento è emesso da Algebris (UK) Limited. Le informazioni contenute nel presente documento non possono essere riprodotte, distribuite o pubblicate da alcun destinatario per qualsiasi scopo senza il preventivo consenso scritto di Algebris (UK) Limited.

Algebris (UK) Limited è autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority. Le informazioni e le opinioni contenute nel presente documento hanno solo scopo informativo, non hanno la pretesa di essere complete o complete e non costituiscono una consulenza in materia di investimenti. In nessun caso qualsiasi parte del presente documento deve essere interpretata come un'offerta o una sollecitazione di qualsiasi offerta di qualsiasi fondo gestito da Algebris (UK) Limited. Qualsiasi investimento nei prodotti cui si fa riferimento nel presente documento deve essere effettuato esclusivamente sulla base del relativo Prospetto informativo. Queste informazioni non costituiscono una Ricerca di Investimento, né una Raccomandazione di Ricerca. Con il presente documento Algebris (UK) Limited non organizza o accetta di organizzare alcuna transazione in qualsiasi tipo di investimento, né intraprende alcuna attività che richieda l'autorizzazione ai sensi del Financial Services and Markets Act 2000.

Non si può fare affidamento, per nessun motivo, sulle informazioni e sulle opinioni contenute nel presente documento, né sulla loro accuratezza o completezza. Nessuna dichiarazione, garanzia o impegno, esplicito o implicito, viene data in merito all'accuratezza o alla completezza delle informazioni o delle opinioni contenute in questo documento da parte di Algebris (UK) Limited , dei suoi direttori, dipendenti o affiliati e nessuna responsabilità viene accettata da tali persone per l'accuratezza o la completezza di tali informazioni o opinioni.

La distribuzione di questo documento può essere limitata in alcune giurisdizioni. Le informazioni di cui sopra sono solo a titolo di guida generale ed è responsabilità di ogni persona o persone in possesso di questo documento informarsi e osservare tutte le leggi e i regolamenti applicabili di qualsiasi giurisdizione pertinente. Il presente documento è destinato esclusivamente alla circolazione privata per gli investitori professionali.

© 2023 Algebris (UK) Limited. Tutti i diritti riservati. 4° Piano, 1 St James's Market, SW1Y 4AH.