ESG & Policy Research

Il ritorno del Covid in Europa: perchè le terze dosi sono la chiave

Mentre si riavvicina l’inverno, l’Europa si ritrova faccia a faccia con la minaccia di una nuova ondata, con alcuni paesi che stanno registrando nuovi record di casi di Covid. Se i bassi tassi di vaccinazione possono spiegare l’aumento dei casi nell’Est Europa, stupisce come persino gli stati occidentali con un buon tasso di vaccinazione si trovino in difficoltà. A ciò si aggiunge la disparità nei tassi di infezione in paesi con percentuali di vaccinati simili. Perché i casi stanno aumentando di nuovo, e cosa causa queste differenze tra stati?

Il tasso di vaccinazione conta

L’ultima ondata del Covid è partita dai paesi dell’Europa Orientale quali Bulgaria, Romania, Croazia, e Repubblica Ceca. Da metà ottobre i casi hanno cominciato ad aumentare anche in Germania, Austria e Paesi Bassi. Una rapida occhiata alla media dei casi per milione di abitanti suggerisce che una relazione negativa con il numero di vaccinati esista, in particolare se si escludono Bulgaria e Romania (dove l’ultima forte ondata di infezioni si è appena conclusa). In altre parole, i tassi di vaccinazione più bassi continuano a spiegare almeno in parte perché vi siano differenze tra paesi nell’andamento dei casi.

Più importante, la relazione diventa più forte se si considera come variabile il numero di morti per milione di abitanti. Una volta superato il 65% della popolazione vaccinata si può osservare un limite nei casi di morte registrati.

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La geografia e il flusso di passeggeri potrebbe aver giocato un ruolo

Pur riconoscendo un ruolo dei diversi tassi di vaccinazione come fattore esplicativo, rimane poco chiaro perché alcuni stati come i Paesi Bassi (sopra le linee di trend nel grafico), che hanno raggiunto un tasso di vaccinazione superiore al 70%, mostrino un così forte rialzo nei casi. Alcune spiegazioni candidate sarebbero la prossimità geografica e un forte traffico di passeggeri da paesi con alti tassi di infezione, inclusi i poco vaccinati paesi dell’Europa dell’Est.

Abbiamo eseguito una semplice network analysis dei flussi di traffico di passeggeri tra paesi europei, utilizzando i dati del 2019-2020 e assumendo che i pattern di viaggio non siano cambiati nel 2021. Basandosi sul numero di passeggeri tra ogni coppia di paesi è possibile identificare i cluster utilizzando il Louvain method. Come riportato sotto, in Europa vengono identificati sei cluster, indicati da diversi colori nel grafico e nella mappa. Confrontando questi risultati con la mappa del rischio Covid del’ECDC sopra, si può vedere come appare esserci una correlazione.

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Diminuzione dell’efficacia dei vacini e importanza delle terze dosi

Paesi come Francia, Spagna, Italia e Portogallo finora hanno mostrato solo modesti aumenti nel numero di casi, probabilmente grazie al loro tasso di vaccinati relativamente più alto e ai loro collegamenti ridotti con i paesi dell’Est Europa. Tuttavia, data la forte interconnessione dell’Europa, la resilienza di questi paesi in futuro dipenderà chiaramente dall’efficacia della protezione offerta dai vaccini. Questa a sua volta dipende dall’equilibrio tra calo dell’efficacia delle dosi già inoculate e ritmo di somministrazione delle terze dosi.

Sotto mostriamo una semplice proiezione della copertura vaccinale per i principali paesi entro fine anno, assumendo che l’efficacia vaccinale cali del 60% dopo sei mesi – valore medio del range di stime secondo gli ultimi studi medici (vedi Science and The Lancet). Assumiamo anche che la distribuzione delle terze dosi continui al ritmo attuale. Dal confronto si nota come la Germania sembri avere una minore copertura paragonata ad Italia, Francia o Spagna, e come si preveda che la differenza andrà peggiorando a fine anno. I Paesi Bassi hanno appena iniziato i richiami per le terze dosi e non hanno pubblicato dati. Pertanto, anche la minore copertura effettiva (cioè tenendo conto dell’indebolimento dei vaccini nel tempo) spiegherebbe il più rapido aumento dei casi in Germania e Paesi Bassi.

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In conclusione, il calo dell’efficacia dei vaccini implica che molti paesi siano meno protetti di quanto suggerito dal numero ufficiale di vaccinati. Ciò sottolinea l’importanza e l’urgenza di accelerare i richiami per le terze dosi, che potrebbero essere l’unica soluzione per ridurre il rischio di future ondate.