Milano, 4 novembre 2025
Algebris Investments annuncia il lancio di Algebris Tricolore PMI, Fondo di Investimento Alternativo (FIA) chiuso e riservato di diritto italiano che investe in piccole e medie imprese nel nostro Paese.
Il nuovo fondo Algebris Tricolore PMI (“Il Fondo”) rientra nel progetto del Fondo Nazionale Strategico Indiretto (FNSI), comparto di Patrimonio Rilancio, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere l’infrastruttura del mercato dei capitali in Italia.
Algebris Tricolore PMI nasce con l’obiettivo di generare valore investendo nelle mid e small-cap italiane, vere e proprie eccellenze industriali del Paese che, pur mostrando solidi fondamentali, hanno recentemente risentito del rallentamento macroeconomico, dell’aumento dei tassi d’interesse e del de-rating dei multipli di mercato.
Il Fondo sarà attivo fino al 2032 e, coerentemente con quanto previsto dalla Legge 28 ottobre 2024, n.162 (c.d. Legge Start-Up), investirà per almeno il 70% in micro, small e mid cap italiane di qualità ad alta crescita, con bilanci sani, solida generazione di cassa ed elevati ritorni sul capitale.
La struttura chiusa del Fondo e il vincolo a investire principalmente in titoli di società italiane non appartenenti al FTSE MIB né al settore finanziario, confermano la volontà di Algebris di prendere parte al rilancio di un segmento spesso trascurato, ma storicamente capace di offrire ritorni significativi. Un comparto che, dai primi mesi del 2025, sta mostrando segnali incoraggianti anche sul fronte degli utili.
Algebris Tricolore PMI è destinato a investitori professionali, tra cui fondi pensione e casse di previdenza che potranno beneficiare dell’esenzione dall’imposta sui rendimenti, massimizzando così il potenziale di crescita dei propri investimenti. Saranno affiancati dal Fondo Nazionale Strategico Indiretto (“FNSI”), comparto del Patrimonio Rilancio, strumento promosso da Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da Cassa Depositi e Prestiti.
L’obiettivo minimo di raccolta è pari a circa 70 milioni di euro.
Il team di gestione del Fondo è composto da tredici professionisti con comprovata esperienza sul mercato azionario italiano. A guidarlo, due gestori specializzati nel segmento delle PMI, Simone Ragazzi e Luca Mori, con una lunga esperienza nella gestione di mandati per fondi sovrani, PIR ed ELTIF all’interno di Algebris.
Davide Serra, Fondatore e Amministratore Delegato di Algebris Investments, ha dichiarato: “Crediamo fortemente in questa iniziativa promossa dal MEF e da CDP. I capitali dispiegati dai partecipanti al progetto possono innescare un circolo virtuoso, offrendo un’opportunità concreta per sostenere il tessuto imprenditoriale italiano. La nostra esperienza nel segmento delle PMI ci consente di individuare realtà con grande potenziale di crescita, guidate da imprenditori visionari. Algebris ci crede e parteciperà attivamente al Fondo, affiancando gli investitori con il proprio impegno e investimento”.
Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il documento informativo del FIA prima di prendere una decisione finale di investimento. Il Fondo è riservato esclusivamente agli investitori professionali.
Il presente comunicato stampa non costituisce un’offerta o un invito rivolto a soggetti residenti in giurisdizioni in cui tale distribuzione non sia autorizzata. Tutte le informazioni contenute nel presente comunicato sono aggiornate al momento della pubblicazione e, per quanto a nostra conoscenza, accurate. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono aumentare o diminuire e non sono garantiti. Gli investitori potrebbero non recuperare l’importo originariamente investito. Gli investimenti in titoli dei mercati privati sono generalmente illiquidi, in quanto non sono negoziabili in borsa o sul mercato secondario, né trasferibili. I mercati privati sono investimenti ad alto rischio e non adatti a tutti gli investitori. I rischi di sostenibilità possono influire negativamente sui rendimenti di un fondo. Tali rischi, derivanti da questioni ambientali, sociali o di governance (ESG), possono concretizzarsi in eventi o condizioni che causano un impatto negativo significativo sul valore degli investimenti. La mancanza di standard di rendicontazione comuni può comportare valutazioni diverse dei criteri ESG/di sostenibilità per l’esclusione degli investimenti. A questo proposito, lo screening di esclusione ESG può indurre il Fondo a rinunciare a opportunità di investimento, con conseguente possibile perdita per il Fondo.
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