Ahead of the Curve | Venerdì, 23 luglio 2021

Ahead of the Curve | Venerdì, 23 luglio 2021

Utili Banche USA: Risultati forti accompagnati da segnali di crescita dei prestiti in accelerazione.
Con la maggior parte degli utili delle banche statunitensi ormai alle spalle, la chiara tendenza è stata quella del superamento degli Earnings Per Share (EPS) attesi, grazie a un credito straordinariamente buono, oltre a ricavi migliori del previsto (guidati dalle commissioni), mentre i costi sono stati leggermente superiori alle attese. Tutto sommato, un trimestre solido ma non in grado di invertire la rotta delle banche statunitensi; infatti, nella maggior parte dei casi, le azioni sono rapidamente tornate a seguire l’andamento del Treasury a 10 anni non appena gli utili sono stati digeriti. Tuttavia, dopo un’ulteriore revisione, troviamo piuttosto notevole – e incoraggiante – l’aver visto un’accelerazione del trend di crescita dei prestiti quasi su tutta la linea. La flessione delle valutazioni palesata tra maggio/giugno è stata generata da prestiti a lunga durata sostanzialmente superiori ai prestiti medi (perciò non hanno contribuito positivamente al margine di interesse per il secondo trimestre, ma lo faranno da qui in avanti). Guardando alle prime 12 banche, la crescita dei prestiti è passata dal -2,3% nel primo trimestre al +1,5% nel secondo trimestre, e i numeri del secondo trimestre sembrano ancora migliori se si escludono i prestiti legati al Paycheck Protection Program (PPP) garantiti dal governo. Questo è uno sviluppo sorprendente e molto positivo poiché la crescita dei prestiti è stata l’ingrediente chiave mancante per la trama rialzista delle banche, visto l’eccesso di liquidità che detengono le aziende e le famiglie. E, inoltre, in Europa questa settimana l’indagine della BCE ha mostrato un aumento della domanda di credito sia al consumo che alle imprese nel secondo trimestre. Questo indicatore rappresenta un anticipatore positivo per la crescita dei prestiti e un potente fattore attenuante per il Net Interest Income bancario nell’attuale contesto dei tassi.

Continuiamo a trarre vantaggio dalla volatilità: OK gli istituti di qualità in Europa.
La continua incertezza sull’aumento dei casi legati alla variante Delta e sui movimenti dei tassi di interesse ha contribuito a generare un contesto volatile, nonostante i solidi dati fondamentali che abbiamo osservato. Abbiamo approfittato di questa volatilità di breve termine per aggiungere banche di alta qualità in Europa, forti istituti gestiti da eccellenti teammanageriali, con significative posizioni di capitale in eccesso, una forte generazione di capitale organico e un alto potenziale di rendimento per gli azionisti sotto forma di dividendi e buyback azionari, una volta che la BCE avrà revocato i divieti. Inoltre, nonostante i forti aumenti degli utili, la recente volatilità ha causato un ribasso di molti di questi istituti fino a livelli di recessione, il che è ingiustificato alla luce del fatto che l’UE ha ora un tasso di vaccinazione più elevato rispetto agli Stati Uniti. Inoltre, il sopracitato aumento della domanda di prestiti nel sondaggio della BCE fa ben sperare per ulteriori miglioramenti degli utili per il secondo semestre.

UBS brilla: Rapporto sugli utili stellare.
UBS ha dato il via alla stagione degli utili delle banche europee con il botto, riportando un Return on Tangible Equity (ROTE) del 15,4% per il trimestre con utili del 28% superiori rispetto al consenso, ricavi in aumento del 6% e con dei ripristini delle perdite sui prestiti. Nella sua private bank, i flussi di raccolta sono cresciuti a un tasso annualizzato del 7%, dando continuità al forte slancio del primo trimestre, e i ricavi dell’investment banking sono stati del 12% superiori rispetto al consenso, guidati da un aumento del 35% nei ricavi di sottoscrizione e di consulenza. Mentre gli scettici potrebbero affermare che questa forza è semplicemente ciclica, The Street ha risposto aggiornando al rialzo gli EPS attesi al 2023 di quasi due cifre percentuali. Inoltre, il regolatore svizzero è stato meno severo della BCE nella sua posizione sulla remunerazione degli azionisti. Compresi dividendi e riacquisti di azioni proprie, prevediamo per UBS un rendimento totale per gli azionisti dell’8-9% nel 2023. Questo è semplicemente un enorme sconto per un istituto così forte che sta spingendo su tutti i fronti. Riteniamo che il valore equo sia vicino ai 20 franchi per azione e abbiamo approfittato delle attuali quotazioni dell’istituto bancario, poiché non prevediamo che questo sconto duri a lungo.

Notizia dell’ultima ora: La BCE ha deciso di non estendere la raccomandazione sui dividendi oltre settembre 2021 (Comunicato stampa, 23 luglio 2021, 18:45) / ENGITA

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