Fed – La politica hawkish non può essere mantenuta ancora a lungo
Nonostante i recenti toni da falco dei funzionari della Fed sulla necessità di una serie di ulteriori rialzi dei tassi, ci aspettiamo che la Fed aumenti i tassi di interesse di 25 pb nella riunione di questa settimana.
Il messaggio generale della Fed sarà quello di riconoscere l’indebolimento dell’economia, impegnandosi al contempo a “mantenere la rotta” e a tenere una politica restrittiva fino a quando l’inflazione non sarà tornata in modo consistente verso l’obiettivo, orientandosi verso un tasso terminale del 5,25%. Tuttavia, i recenti dati macroeconomici, in particolare il raffreddamento dell’inflazione, suggeriscono che il ciclo di rialzo dei tassi si sta concludendo. A conferma di ciò, la scorsa settimana la Bank of Canada è stata la prima banca centrale del mondo a segnalare una pausa nel suo ciclo di rialzo dei tassi.
Nel complesso, ci aspettiamo un tasso terminale più vicino al 5%. Attualmente, il mercato prevede un tasso terminale del 4,9% da raggiungere entro Giugno.
BoE – Non è il momento di frenare
Ci aspettiamo, da parte della Bank of England, un rialzo di 50 pb nella riunione di questa settimana. I dati recenti, tra cui un PIL migliore del previsto e la forza della progressione dei salari, dovrebbero far sì che la maggioranza del comitato della politica monetaria sia favorevole a questa mossa.
Di conseguenza, potremmo aspettarci che le previsioni aggiornate mostrino una prospettiva di crescita meno pessimistica e un aumento dell’inflazione a medio termine, specialmente se le proiezioni includono anche un tasso di equilibrio della disoccupazione più elevato.
Per tale ragione, potrebbe verificarsi un altro scrutinio diviso, mentre è probabile che la leadership permetta un ritmo dei rialzi più lento. Nel complesso, i recenti e solidi dati macroeconomici rappresentano un grattacapo per la BoE, che intende rallentare il ritmo di rialzi il prima possibile. Dopo la riunione di questa settimana, dovremo vedere se il mercato del lavoro si raffredderà a sufficienza da permettere alla Banca Centrale inglese di interrompere gli aumenti entro marzo. Attualmente, il mercato prevede un rialzo di 45 pb per questa settimana e di c.75 pb a marzo, per un tasso finale complessivo del 4,3%.
BCE – Ancora un gioco al rialzo
Nelle ultime settimane abbiamo ascoltato commenti contrastanti da parte dei membri della BCE, sia dovish che hawkish, che prevedevano rispettivamente rialzi di 25 e 50 pb. Ci aspettiamo che la BCE aumenti i tassi di interesse di 50 pb questa settimana.
In Europa, l’inflazione core di dicembre è salita a un nuovo massimo del 5,2% e riteniamo che una crescita salariale persistentemente più elevata nell’Eurozona, pari al 5-6%, manterrà l’inflazione core più alta a lungo. Inoltre, i dati economici europei stanno reggendo bene e il sentiment delle imprese e i sondaggi stanno migliorando. Questo rimane un grosso problema per la BCE, che continuerà a mantenere la sua retorica da falco e quindi probabilmente si distaccherà dalla Fed in modo più significativo nei prossimi mesi.
Nel complesso, riteniamo verosimile che Christine Lagarde continui ad aumentare i tassi, con i mercati che stimano rialzi di 50 pb e 93 pb per le prossime due riunioni e un tasso finale del 3,3%. Infine, ci aspettiamo una sorta di guida al Quantitative Tightening, potenzialmente con qualche dettaglio tecnico sui reinvestimenti delle APP (Asset Purchase Programme), ma con un impatto limitato sul mercato.

Team Algebris di Strategie di Credito Globale
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