Indicatori macroeconomici – Segnali contrastanti
I dati economici di aprile continuano a fornire segnali contrastanti, con il settore manifatturiero che rallenta rapidamente negli Stati Uniti e in Europa, mentre i servizi tengono bene. Negli Stati Uniti, l’indice manifatturiero della Fed di Filadelfia di aprile ha segnalato una contrazione del settore, registrando il dato più basso a partire dal periodo Covid. I PMI di S&P hanno fornito un quadro leggermente migliore, con una lettura complessivamente espansiva. In Europa, i PMI di aprile rivelano un settore dei servizi forte ma un settore manifatturiero in contrazione. I livelli complessivi dell’indice rimangono intorno a 54, un livello moderatamente espansivo. Sia negli Stati Uniti che in Europa, i prezzi dei fattori di produzione e dei beni strumentali sono rimasti in calo per il secondo mese consecutivo. Nel complesso, il quadro che emerge ad aprile è quello di un rallentamento economico e di un’inflazione più contenuta, ma non di una recessione. Di conseguenza, riteniamo che la Fed e la BCE rispetteranno gli ultimi rialzi promessi ai mercati, ma non di più. Riteniamo probabili tassi terminali del 5% e del 3,5%, con una prolungata attesa (e senza ribassi) a seguire.
Banche centrali – La BOJ apre le danze
La Banca centrale giapponese si ritroverà, questo giovedì, nella prima riunione sotto la guida del nuovo governatore Kazuo Ueda. Non ci aspettiamo alcun cambiamento di politica durante questo incontro. All’inizio di aprile, Ueda ha presidiato al Congresso giapponese con il suo primo discorso nel nuovo ruolo. Il tono è stato dovish, ha minimizzato le pressioni inflazionistiche indotte dai salari e ha sottolineato la continuità della politica. Il tono rende improbabile un brusco cambiamento di politica che alcuni operatori dei mercati temevano. Tuttavia, è probabile che il cambiamento graduale del livello di controllo della curva dei rendimenti avvenga nel corso del mese, soprattutto perché i livelli target sono ormai ben al di fuori del contesto di mercato. Riteniamo che una graduale uscita di scena aiuterà lo yen nei prossimi mesi, mentre intravediamo limitate opportunità nei tassi, dato che i livelli prezzano già un’uscita dalla politica. La BoJ aprirà una settimana importante per le banche centrali, con le riunioni della Fed e della BCE in programma rispettivamente il 3 e il 4 maggio.

Team Algebris di Strategie di Credito Globale
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