GLOBAL CREDIT BULLETS | lunedì 14 giugno 2021

GLOBAL CREDIT BULLETS | lunedì 14 giugno 2021

Anteprima dati USA e FOMC – Inflazione, mica tanto transitoria.
I dati sull’inflazione statunitense della scorsa settimana sono risultati superiori alle aspettative del mercato, con un aumento dello 0,6% mese su mese (5% anno su anno), spinto in particolare dalle componenti relative alle riaperture e all’inflazione delle materie prime. Ci sono tuttavia alcune eccezioni: l’aumento dei prezzi degli affitti e degli affitti figurativi, che insieme comprendono la quota maggiore dell’indice dei prezzi al consumo (IPC), può essere segno di un’inflazione più persistente, anche quando il picco dei prezzi della riapertura sarà terminato. Questo comporta che il trend di crescita dei prezzi non può essere completamente tenuto sotto controllo. non tutta la forza dei prezzi può essere liquidata. Tuttavia, la reazione in sordina ai dati dimostra che il mercato si è abituato all’idea che le pressioni inflazionistiche siano temporanee, o almeno che la Fed continuerà a percepirle come tali. Nel complesso, i dati dell’IPC della scorsa settimana non cambiano la nostra visione del tapering del QE all’inizio 2022, con una linea guida della Fed più marcata in autunno e un annuncio formale al meeting di dicembre. All’incontro del FOMC (Federal Open Market Committee) di questa settimana, ci aspettiamo che la Fed mantenga una forward guidance paziente sulla politica dei tassi, mantenendo le sue proiezioni sui tassi (“dot plot”) in gran parte ferme, anche se vediamo potenziale di miglioramento della crescita e dell’inflazione nel Summary of Economic Projections, per quanto leggermente compensato da un marginale peggioramento dell’occupazione.

Vaccini COVID-19 – Dal G7 un aiuto per gli emergenti.
Il G7 ha deciso di destinare almeno 1 miliardo di dosi di vaccino COVID-19 alle nazioni che lottano per contenere il virus; almeno la metà di queste dosi verranno dagli Stati Uniti e 100 milioni dal Regno Unito. Gli Stati Uniti acquisteranno da Pfizer 500 milioni di dosi del vaccino COVID-19 da donare alle nazioni più povere. Le dosi di Pfizer saranno fornite a COVAX, una partnership internazionale per la distribuzione di vaccini ai Paesi a basso reddito. Crediamo che questo passo sia estremamente emblematico non solo dello sforzo degli Stati Uniti per porre fine alla pandemia globale, ma anche per contrastare l’influenza di Paesi autoritari come la Russia e la Cina, che sono stati più veloci nel fornire vaccini all’estero. Nonostante ciò, nel complesso, anche se si tratta di un gesto importante nella lotta globale contro il COVID-19, il miliardo di dosi da distribuire rappresenta ancora un numero relativamente basso. Attualmente, la percentuale di persone vaccinate in Africa e in Asia è rispettivamente del 2,4% e del 21%, da confrontare con il 44% dell’UE, il 52% degli Stati Uniti e il 61% del Regno Unito.

BCE – Pronti per un’estate accomodante.
L’incontro della BCE della settimana scorsa si è mantenuto su toni accomodanti: niente cambiamenti al ritmo degli acquisti del PEPP, né alla sua formulazione (“ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell’anno”). Nonostante gli aggiornamenti delle stime di inflazione e di crescita, la BCE non ha cambiato il proprio punto di vista secondo cui le pressioni inflazionistiche sono transitorie e non giustificano una risposta più aggressiva. La prossima data da tenere d’occhio è per settembre, quando in funzione delle modifiche all’obiettivo di inflazione verrà stabilita la nuova strategia da seguire, ma la vera domanda è quando gli acquisti del PEPP saranno sciolti e quanti bond la BCE comprerà ancora in un mondo post-Covid. Finché gli acquisti continuano, e il 100% delle emissioni di debito sovrano è finanziato dalla BCE, la palla è nel campo dei governi per alimentare l’economia con la spesa fiscale. Tuttavia, dato che i tassi sono tornati ai livelli di febbraio e del posizionamento short sui tassi rimane solo qualche traccia, pensiamo che questi livelli di rendimento più bassi, combinati con l’atteggiamento accomodante della BCE, possano rendere la curva meno ripida entro la fine dell’anno.

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