Economia USA – CPI più forte ma tagli in arrivo
La scorsa settimana l’inflazione statunitense ha segnato un aumento dello 0,31% su base mensile, contro le aspettative di circa 0,25%. La crescita è stata trainata sia dai beni che dai servizi, mentre i beni rifugio sono rallentati allo 0,2%. I prezzi dell’energia sono scesi del -1,9% a marzo, trascinando il dato principale dell’IPC a/a al 2,4%, mentre quello core al 3,3% a/a.Le richieste di disoccupazione sono salite a 258k, contro le attese di 230k, in seguito a scioperi e fattori metereologici. Inizialmente il mercato ha attribuito molta importanza all’indebolimento del mercato del lavoro, ma successivamente ha aggiunto un premio a termine alla parte più lunga della curva. Il prezzo si attesta a poco meno di 50 pb di tagli entro dicembre.
Elezioni USA – Trump in rimonta
Le quote delle agenzie di scommesse per la vittoria finale di Donald Trump sono migliorate del 4% nell’ultima settimana, e secondo Polymarket il candidato è ora in testa con 53/49 punti. La media dei sondaggi RCP vede ancora Harris in testa con 49/47, ma anche qui Trump ha guadagnato lo 0,4% nell’ultima settimana. Le probabilità di uno sweep repubblicano, nel quale i repubblicani controllerebbero sia la Camera che il Senato, sono salite al 40%. A nostro avviso, questo scenario rappresenterebbe probabilmente quello di maggiore impatto per i mercati, in quanto i repubblicani avrebbero più potere nel determinare politiche come i tagli alle tasse, l’immigrazione e la spesa. Conseguentemente, i mercati si concentrerebbero probabilmente sui “Trump-Trades”, quali il rafforzamento del dollaro USA rispetto a bersagli tariffari come Cina/Eurozona e curve dei tassi d’interesse statunitensi più ripide.
Cina – Ancora presto per la spinta
Sabato il Ministero delle Finanze cinese ha annunciato un sostegno ai governi locali, al mercato immobiliare e alle principali banche, indicando un innalzamento del tetto del debito pubblico per consentire in futuro uno stimolo fiscale. Tuttavia, le misure per i consumatori e l’annuncio di uno specifico pacchetto di stimoli sono risultati insufficienti, deludendo gli investitori che si aspettavano circa 2 trilioni di RMB. L’attenzione si sposta ora sul “Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo” che si riunirà in ottobre e che avrà la possibilità di dare il via libera a stimoli fiscali sostanziali, a complemento dell’allentamento monetario annunciato in precedenza.
Algebris Investments’ Global Credit Team
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