
Stati Uniti – Taglio di settembre in vista
L’inflazione ha sorpreso al ribasso la scorsa settimana, con un calo dell’inflazione headline pari a -0,1% mese su mese e un aumento dell’inflazione core pari solo allo 0,1% mese su mese. Il rallentamento è stato di ampia portata, ma soprattutto l’inflazione shelter è finalmente rallentata a 0,2% mese su mese, l’aumento più contenuto dall’inizio del 2021. Insieme all’inflazione PPI, l’inflazione PCE core è ora stimata a circa 14-18 pb mese su mese per giugno. Prima della pubblicazione dei dati, Powell aveva già parlato di progressi incoraggianti nella disinflazione durante il suo intervento al congresso, mentre Goolsbee ha descritto i nuovi dati come “eccellenti”. Facendo seguito all’attenuazione del mercato del lavoro, la nuova lettura dell’inflazione spiana la strada a un primo taglio della Fed a settembre. Il mercato prevede probabilità superiori al 90% per il taglio di settembre e ipotizza tagli ad ogni riunione successiva. Se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi ulteriormente, il rischio diventerebbe quello di tagli consecutivi in altrettante riunioni consecutive. I tassi terminali sono quotati al 3,5%.
BCE – Anteprima della riunione
La BCE manterrà i tassi invariati giovedì, dopo il taglio effettuato nella precedente riunione di giugno. Le recenti stime sull’inflazione sono rimaste ferme, con l’inflazione core invariata al 2,9%. Il discorso della BCE a Sintra è stato cauto ed è probabile che la BCE aspetti fino a settembre per giustificare un altro taglio con nuove proiezioni. I mercati assegnano l’85% di probabilità per un taglio a settembre e vedono circa 2 tagli in totale entro la fine dell’anno.
Prospettive – Domanda di carry trade
I mesi estivi sono tipicamente positivi per i carry trade, ma la volatilità geopolitica ha tenuto gli investitori in stato di allerta da giugno. Guidata in un primo momento dal sorprendente risultato della supermaggioranza alle elezioni messicane, la riduzione delle popolari operazioni sul LatAm-FX ha portato a una più ampia riduzione delle operazioni di carry trade su tutto il mercato FX. Le elezioni francesi hanno riportato il risk premia dell’Eurozona, bloccando gli investitori sulle operazioni di compressione degli spread di credito EGB. Con la maggior parte degli eventi superati la domanda per i carry trade è tornata rapidamente, ma siamo consapevoli che i risk premia, comprese le volatilità implicite, appaiono di nuovo bassi (ad esempio il VIX a soli 12 punti). Tra i principali punti interrogativi di luglio e agosto figurano la formazione del governo francese, la corsa alle elezioni americane e il rallentamento dei dati economici statunitensi.
Algebris Investments’ Global Credit Team
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