GLOBAL CREDIT BULLETS | lunedì 23 novembre 2020

GLOBAL CREDIT BULLETS | lunedì 23 novembre 2020

Virus – Europa vs Stati Uniti.
I casi di Covid negli Stati Uniti stanno aumentando ad un ritmo allarmante, con la media mobile a 7 giorni dei nuovi casi che supera i 160.000 al giorno. A preoccupare ancora di più sono gli effetti collaterali di questa situazione su una porzione sempre maggiore di PIL. Secondo la nostra ricerca, circa il 35% del PIL statunitense viene prodotto in zone colpite duramente dal Covid (“zone rosse”), in aumento rispetto al 10% di inizio mese. Inoltre, il 19% del PIL è in territorio “arancione”, in aumento rispetto al 15% di inizio novembre. Un aspetto positivo è che le misure di lockdown diffuse in Europa si sono dimostrate utili per frenare l’accelerazione dei nuovi contagi, con medie mobili a 7 giorni in calo nei Paesi più colpiti del continente. Se gli Stati Uniti dovessero imporre dei lockdown più ampi e severi, è probabile che solo dopo qualche settimana si inizino a vedere risultati, quindi seguiamo l’Europa come indicatore principale fino a quando non sarà disponibile un vaccino.

Banche Centrali – Più stimoli, per favore.
I funzionari della BCE e della Fed hanno lasciato intuire che durante gli incontri di dicembre verranno confermate le misure di allentamento monetario. Secondo il nostro punto di vista, durante l’ultima riunione dell’anno, è probabile che la BCE ricalibri gli stimoli, con un aumento di €400-500 miliardi degli acquisti PEPP, un’espansione del programma TLTRO e potenzialmente un ampliamento degli asset idonei ad essere acquistati (ad esempio i “fallen angels“). Ciò è stato confermato dai commenti della scorsa settimana di Christine Lagarde che intende procedere secondo il piano della BCE di aumentare gli stimoli monetari. Inoltre, ci aspettiamo che la Fed rivaluti il suo piano di stimolo nella riunione di dicembre, con una potenziale estensione del suo programma di acquisto di asset su larga scala fino al 2021. Dato che le banche centrali di tutto il mondo forniscono un’ancora, il carry trade continua ad essere sostenuto, dato che i tassi non riescono ad aumentare nonostante il recente rally azionario. È quindi probabile che il credito rimanga ampiamente supportato fino all’inizio del 2021.

Mercati – Tra Value ed Emergenti.
I settori legati alla reflazione e alla riapertura, tra cui energia, finanziari, vendite al dettaglio e viaggi, hanno continuato a fare bene nell’ultima settimana. L’EuroStoxx50, che rappresenta le azioni value, è cresciuto dell’8% dal 6 novembre, pur rimanendo in calo del 4% sull’anno. Il credito, il debito dei Mercati Emergenti in valuta locale, il credito corporate high yield in EUR e il debito finanziario Additional Tier 1 hanno ottenuto i migliori risultati, circa +1,5%, mentre il credito USA ritarda a performare. Anche se vediamo meno possibilità di rialzo negli indici e nei benchmark, continuiamo a vedere opportunità di entrata in settori ciclici sottovalutati, tra cui l’energia e il turismo. In particolare, continuiamo ad aumentare la nostra esposizione in debito convertibile, offrendo il potenziale di rialzo dell’azionario, mantenendo al contempo un rendimento minimo positivo.

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