BCE – Un altro rialzo di 75 punti base
Ci aspettiamo un secondo rialzo consecutivo del tasso sui depositi di 75 pb per la riunione della BCE di questa settimana, viste le ulteriori sorprese al rialzo dell’inflazione, la tenuta degli indicatori di crescita durante l’estate e i toni aggressivi sulle prospettive di politica monetaria nel breve termine.
Il Consiglio direttivo sembra destinato a mantenere il suo approccio meeting-by-meeting, con la Presidente Lagarde che difficilmente fornirà ulteriori indicazioni sul tasso finale, ma potrebbe porre maggiore enfasi sull’effetto che le nuove condizioni di finanziamento avranno nel calibrare l’entità dell’ulteriore aggiustamento di policy. Sebbene non ci aspettiamo ancora alcuna decisione in merito al restringimento quantitativo, la conferenza stampa potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulla potenziale tempistica.
I recenti commenti della BCE suggeriscono che diversi membri del Consiglio preferirebbero ridurre il ritmo dei rialzi entro la fine dell’anno, quando il tasso di deposito si avvicinerà al territorio neutrale, l’economia comincerà a contrarsi e si prevede che la Fed rallenterà il ritmo del suo restringimento. Il mercato si concentrerà su eventuali commenti relativi all’avvio di una stretta quantitativa, ma riteniamo che sia improbabile sentirli già nel corso di questa riunione.
Regno Unito – Altro giro al 10 di Downing Street
Giovedì scorso Liz Truss ha rassegnato le dimissioni da Primo Ministro dopo sole sei settimane di mandato. Sebbene ciò fosse ampiamente previsto, le sue dimissioni sono arrivate prima di quanto molti si aspettassero. Nei prossimi giorni, il Partito Conservatore avvierà un processo accelerato di competizione per la leadership di partito, al fine di nominare quello che sarà il prossimo premier. Dopo una lunga discussione politica nel fine settimana, l’ex premier Boris Johnson ha deciso di ritirarsi dalla corsa. Di conseguenza, l’ex ministro Rishi Sunak è ora il leader favorito di questa corsa, che si concluderà probabilmente nel corso della settimana.
Una premiership di Sunak sarebbe un segnale positivo per i mercati. L’ex ministro è molto esperto di numeri di bilancio ed è considerato prudente dal punto di vista fiscale. Ha garantito un approccio più conservativo nei confronti del bilancio, ma è anche generalmente favorevole alle imprese. Naturalmente, sarà importante che questo approccio si rispecchi anche nei numeri, con il mercato che si aspetta di vedere una continuità con le recenti scelte più severe di bilancio. A questo proposito, lasciare l’attuale ministro delle finanze Jeremy Hunt nella sua posizione sarebbe molto importante per la stabilità del mercato. L’approvazione del bilancio è prevista per il 31 ottobre, appena quattro giorni dopo la nomina del nuovo governo, il che lascia poco spazio a grandi cambiamenti. La riunione della Bank of England (BoE) del 3 novembre non può essere riprogrammata, il che suggerisce uno scarso margine di manovra per spostare la scadenza sull’approvazione del bilancio, anche solo di qualche giorno.
Italia – Nuovo governo in carica
Nel fine settimana è stato formato un governo in Italia dopo la schiacciante vittoria della coalizione di destra alle recenti elezioni.
Il Ministro delle Finanze sarà Giancarlo Giorgetti, membro della Lega Nord capitanata da Salvini. Giorgetti è noto a livello internazionale e appartiene all’ala moderata del partito. È noto per le sue posizioni ampiamente conservatrici, soprattutto in materia di bilancio, ed è relativamente favorevole alle imprese. Di conseguenza, la sua nomina è favorevole al mercato. La coerenza con il messaggio del governo precedente sui fondi UE e sulla politica energetica saranno i primi punti sul radar dei mercati.
I restanti ministeri sono meno rilevanti per i mercati, ma sono composti da politici di livello relativamente elevato o dai leader dei vari partiti. Riteniamo che nel complesso la nuova coalizione al governo stia facendo buoni passi avanti verso un approccio credibile e favorevole al mercato. Il bilancio per il 2023 e l’attuazione di una politica energetica saranno i punti chiave da tenere d’occhio.
Cina – Controllo più stretto
Il 20° Congresso del Partito si è concluso nel fine settimana e Xi Jinping ne è uscito con un terzo mandato quinquennale che ha fatto storia. Con l’introduzione di un nuovo Comitato permanente del Politburo e l’inserimento di alleati politici in posizioni chiave, si prevede che Xi Jinping rafforzerà il suo controllo sul partito.
Hu Jintao, ex presidente, è stato allontanato dalla conferenza presumibilmente a causa di problemi di salute, e nel complesso quattro dei sette membri del comitato permanente del Politburo sono stati sostituiti da funzionari con stretti legami con Xi, il che suggerisce che la precedente amministrazione si sia davvero conclusa. Gli stretti alleati di Xi supervisioneranno tutte le massime istituzioni cinesi, dandogli un controllo ancora più forte nel suo terzo mandato rispetto ai 10 anni precedenti.
Nel complesso, la relazione del 20° congresso del partito implica la continuazione di una politica estera più attiva ed incisiva e pone un forte accento sulla sicurezza nazionale.
I mercati cinesi non l’hanno presa bene: l’indice Hang Seng e l’Hang Seng China Enterprises Index hanno subito forti ribassi nella prima mattinata di lunedì rispettivamente a -6,3% e -7,2%. Lo yuan offshore è sceso ai minimi dal gennaio del 2008.

Team Algebris di strategie di credito globale
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