GLOBAL CREDIT BULLETS | lunedì 29 marzo 2021

GLOBAL CREDIT BULLETS | lunedì 29 marzo 2021

USA – Nuovo disegno di legge per le infrastrutture.
Crediamo che il tanto atteso piano infrastrutturale degli Stati Uniti offra all’amministrazione Biden un’opportunità senza precedenti per invertire la stagnazione secolare e far ripartire l’inflazione. Sebbene i dettagli del piano debbano ancora essere confermati, il consenso del mercato sembra attestarsi intorno ai 2-3 miliardi di dollari da spendere in un periodo di 10 anni e dovrebbe quindi essere approvato tra la fine del terzo e l’inizio del quarto trimestre del 2021. Il disegno di legge dovrebbe essere finanziato per il 50% da deficit pubblico, mentre il restante 50% da un aumento delle entrate fiscali, in particolare dai cittadini con elevato patrimonio e dalle grandi aziende. Anche se ci vorranno diversi anni per vedere gli effetti di questo piano sull’economia reale, siamo fiduciosi che i benefici a lungo termine sulla creazione di posti di lavoro, produttività e aumenti di efficienza supereranno i costi del breve termine.

Banche centrali – Divergenze politiche nel G10.
Dallo scoppio della pandemia, i tassi nel G10 convergono verso lo zero o sono addirittura negativi. Ora gli investitori dovranno prepararsi alle divergenze politiche, poichè le economie escono dalla pandemia a velocità diverse. Come unica banca centrale del G10, Norges Bank prevede un primo rialzo dei tassi per la seconda metà del 2021, sulla base delle sue prospettive economiche favorevoli. Tuttavia, a differenza di tutti i suoi pari che devono prima procedere al tapering, Norges non ha programmi di acquisto da interrompere. La Bank of China (BoC) e la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) potrebbero iniziare già quest’anno, mentre la FED potrebbe ridurre i tassi a partire dal 2022. Di conseguenza, ad eccezione della Norvegia, vediamo nei mercati dei tassi poche probabilità di rialzo per quest’anno. Solo per il Canada, i mercati vedono una possibilità del 30% – mentre per gli Stati Uniti, è solo il 4%. Per la FED, i rialzi dei tassi sono previsti tra il 2023 e il 2024, nonostante i forti dati economici potrebbero anticipare queste stime. Tra i tassi USD e EUR, riteniamo che i tassi EUR siano vulnerabili e che abbiano margine di recupero qualora il differenziale di crescita si restringesse e la Germania si ammorbidisse su una politica fiscale strutturalmente più permissiva a settembre.

Aggiornamento sul virus – Diverse strade per il recupero.
Guardando ai trend sulla pandemia da Covid-19, diversi grandi Paesi europei stanno ancora affrontando ondate di casi in aumento, tra cui Francia, Germania, Norvegia, Svezia. Una tendenza simile può essere osservata nei mercati emergenti, con nuovi casi giornalieri in India e Turchia che sembrano particolarmente preoccupanti. Alla luce dei dati incoraggianti mostrati dai Paesi più avanti nella vaccinazione della popolazione, crediamo che la diffusione del vaccino rimanga l’argomento più importante per i mesi a venire. Nel Regno Unito, la somministrazione giornaliera della vaccinazione ha riaccelerato, con quasi il 40% della popolazione che ha ricevuto almeno una dose. Negli Stati Uniti questo numero è del 24%, con Biden che ha annunciato, la scorsa settimana, la sua intenzione di raddoppiare l’obiettivo di somministrazione. Alla velocità attuale, stimiamo che il Regno Unito e gli Stati Uniti vaccineranno il 75% delle loro popolazioni rispettivamente entro giugno e agosto. La velocità delle vaccinazioni in Europa è migliorata nell’ultima settimana ma nonostante ciò continua ad ad essere più bassa rispetto a quella degli Stati Uniti e del Regno Unito, dato che gli sforzi su questo fronte continuano a scontrarsi con problemi di approvvigionamento e logistici.

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