GLOBAL CREDIT BULLETS | Lunedì, 6 maggio 2024

GLOBAL CREDIT BULLETS | Lunedì, 6 maggio 2024

Dati economici USA – Si entra in una fase di debolezza
Il dato NFP di venerdì ha sorpreso al ribasso con 175k posti di lavoro contro i 240k previsti, il tasso di disoccupazione è salito dello 0,1% al 3,9% e la retribuzione media oraria è scesa dello 0,1% al mese, attestandosi allo 0,2%. La perdita di posti di lavoro è stata determinata soprattutto dalle cariche pubbliche, che hanno aggiunto solo 8k posti di lavoro contro i 62k della media degli ultimi tre mesi. Il quits rate (numero di persone che volontariamente decidono di abbandonare il proprio posto di lavoro) è sceso dello 0,1% al 2,1%, al di sotto dei livelli pre-Covid, segnalando un mercato del lavoro meno rigido e salari più bassi. I restanti dati della scorsa settimana sono stati contrastanti, in quanto l’indice del costo dell’occupazione per il 1° trimestre ha sorpreso al rialzo con l’1,2%, e il prezzo dell’indice ISM manifatturiero è salito a 60,9. La fiducia dei consumatori e gli indici ISM principali sono scesi. Studiando gli Economic Surprise Indices di Citi, vediamo che i dati statunitensi tipicamente sorprendono al rialzo nel 1° trimestre, per poi passare a un andamento blando nel 2° e 3° trimestre. Se questo trend stagionale si manterrà, potremmo assistere ad altri dati più deboli.

Fed – Powell ‘put’ è tornato
La Fed ha assunto un atteggiamento dovish, in quanto Powell ha confermato che i rialzi sono “improbabili” e ha invece promesso di mantenere i tassi restrittivi per tutto il tempo necessario. Nella dichiarazione di apertura la Fed ha riconosciuto che i progressi si sono arenati di recente ed ha smesso di ripetere che i tagli dei tassi sono probabili quest’anno. Il fatto che possibili rialzi siano stati tolti dal tavolo, insieme a dati più deboli, ha sollevato i mercati, favorendo il calo dei rendimenti USA, il rally delle azioni e l’indebolimento del dollaro.

Inflazione dell’Eurozona – Stabile e in linea con i tagli
Il dato HICP dell’Eurozona è rimasto in linea e invariato al 2,4% a/a, mentre l’inflazione di fondo è scesa dal 2,9% al 2,7%. L’inflazione dei servizi è finalmente scesa, dopo cinque mesi consecutivi, passando dal 4% al 3,7%. La disinflazione dei beni è proseguita, scendendo dall’1,1% allo 0,9%. I dati mantengono la BCE sulla strada del taglio a giugno, ampiamente previsto dai portavoce della BCE e dal mercato. Il prossimo dato chiave da tenere d’occhio è l’indicatore salariale Q1 della BCE, che verrà pubblicato il 23 maggio, e che rappresenta l’ultimo tassello per l’avvio del ciclo di tagli da parte della BCE.


Algebris Investments’ Global Credit Team

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