Francia – Parlamento diviso in due, ma si evitano gli estremi
L’alleanza di sinistra NFP ha vinto a sorpresa il secondo turno delle elezioni francesi con 182 seggi, nonostante i sondaggi prevedessero una vittoria della destra RN. Ensemble di Macron è arrivato secondo con 168 seggi, mentre RN ha ottenuto solo 143 seggi. Di conseguenza, il parlamento si trova in una situazione di stallo, in cui nessun partito o alleanza ha la maggioranza ed è necessario formare coalizioni o nominare un governo di tecnocrati. Gli aspetti positivi sono che non è stata trovata una maggioranza per una politica fiscale espansiva e che i partiti pro-europei hanno ottenuto risultati superiori alle aspettative. Tuttavia, con un governo di coalizione, è meno probabile che si realizzi la stretta fiscale richiesta dall’UE.Per quanto riguarda le prossime mosse, l’attuale premier Attal rassegnerà le dimissioni, anche se Macron potrebbe chiedergli di rimanere in qualità di garante. Il Parlamento si riunirà il 18 luglio, così da permettere a Macron di seguire i negoziati di coalizione prima di nominare un nuovo primo ministro. È possibile una grande coalizione tra l’Ensemble di Macron e i partiti centristi dei blocchi di sinistra e di destra.

Stati Uniti – Taglio di settembre in vista
Il dato sui Non-farm Payrolls di venerdì ha sorpreso al rialzo con 206k rispetto alle attese di 190k, ma appare più modesto se analizzato in quanto i payrolls privati hanno sorpreso al ribasso con 136k posti mentre 70k posti di lavoro sono arrivati dal governo. Il settore dei servizi di lavoro temporaneo è calato di 49k, che indica un calo di domanda nel mercato del lavoro. I posti di lavoro aumentati nei due mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso di 111.000 unità. Il tasso di disoccupazione è salito dello 0,1% al 4,1%, al di sopra della recente previsione di fine anno della Fed del 4,0%.
All’inizio della scorsa settimana i sondaggi ISM hanno sorpreso entrambi al ribasso, con il settore manifatturiero a 48,5 e quello dei servizi a 48,8 e con un indebolimento di entrambi i sottocomponenti dell’occupazione. I dati statunitensi hanno subito un rallentamento nei mesi di giugno e luglio, con l’indice di sorpresa economica di Citi ora a -47, ai minimi dalla metà del 2022. I recenti commenti della Fed sono stati contrastanti ma stanno lentamente convergendo verso un taglio a settembre. I mercati iniziano a pensare a settembre come ipotesi di base e assegnano il 72% di probabilità. Il prossimo evento macro statunitense di rilievo è l’IPC statunitense di giovedì, dove si prevede un rallentamento dell’IPC principale dello 0,2% al 3,1%, mentre l’IPC core YoY rimarrà invariato al 3,4%.

Regno Unito – Vittoria schiacciante per i laburisti
Il partito laburista ha vinto le elezioni nel Regno Unito con 412 seggi, guadagnandone 214, mentre i conservatori hanno perso 251 seggi per un totale di 121. I risultati sono stati in linea con le aspettative e hanno provocato poche reazioni da parte del mercato, con la sterlina che si è apprezzata solo marginalmente a 0,845 contro l’euro. Il nuovo governo laburista annuncerà i propri ministri nei prossimi giorni e chiarirà le proprie politiche nel discorso del Re del 17 luglio. L’attenzione dei mercati si concentra sull’imminente revisione della spesa e del bilancio per l’autunno, che potrebbe arrivare già a settembre. I laburisti saranno attenti a non spaventare i mercati con programmi fiscali, a differenza di Liz Truss e del conseguente selloff del mercato obbligazionario britannico.

Algebris Investments’ Global Credit Team