Banche regionali USA – Più volatilità
Le banche regionali statunitensi restano sotto pressione. Dopo la risoluzione di First Republic, altri istituti (più piccoli) sono finiti sotto osservazione. La volatilità sul segmento rimane elevata, nonostante alcuni nomi non mostrino deflussi sui depositi e abbiano un bilancio relativamente sano. L’insolita azione sui prezzi rende la situazione instabile a livello locale, poiché la reazione dei depositi in relazione ai prezzi delle azioni rimane poco chiara. I finanziamenti di emergenza della Fed sono diminuiti notevolmente dopo la chiusura di First Republic, tuttavia i prestiti attraverso il Bank Term Funding Program (BTFP) rimangono elevati.
Fed – È il momento di una pausa
La Fed ha probabilmente effettuato l’ultimo rialzo di 25 pb portandolo al 5-5,25%, passando a una posizione pienamente subordinata ai dati, pur conservando un atteggiamento da falco. Senza le tensioni bancarie, i dati sul mercato del lavoro di venerdì sarebbero a favore di ulteriori rialzi: le buste paga sono aumentate di 253k rispetto alle previsioni di 185k e la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,5% sul mese. Questa settimana siamo concentrati sull’inflazione, per la quale il consenso prevede un 5% a/a per il dato principale e un 5,4% per quello core. Nel complesso, riteniamo che il percorso della Fed in materia di rialzi dei tassi sia terminato, ma prevedere tagli (come sta facendo il mercato) è prematuro.
Revisione della BCE – Ci siamo quasi
La BCE ha aumentato i tassi di deposito di 25 pb raggiungendo il 3,25%, come previsto, e ha proposto un compromesso da falco annunciando il completo ritiro delle disponibilità di APP (asset purchase programme) a partire da luglio. La dichiarazione ha sottolineato una diffusione “vigorosa” della politica monetaria esistente, ma ha confermato la possibilità di aumentare ulteriormente i tassi a livelli “sufficientemente restrittivi”. Considerata l’indagine sui prestiti bancari sempre più stringente, riteniamo che la BCE non abbia ancora terminato, ma che sia quasi giunta al termine. Vediamo alte probabilità di altri 1-2 rialzi in estate, ma pensiamo che la banca centrale si fermerà prima di raggiungere il 4%.
Algebris Investments’ Global Credit Team
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