Market Views · Azionario globale

Global Equity Bullets | Mercoledì, 31 luglio 2024

Stiamo assistendo ad una significativa ondata di profit warning in questa reporting season, con il 34,8% delle società che hanno già comunicato i loro risultati al di sotto delle stime in Europa, rispetto al 15,4% del più resistente mercato statunitense. Negli ultimi Global Equity Bullets: uno sguardo alle fusioni e acquisizioni nelle banche statunitensi e i recenti sviluppi dei mercati azionari in seguito al ritiro di Biden dalla corsa alle presidenziali del 2024.
31 luglio 2024
Sviluppi politici – Trading o investimento?

Joe Biden si è ritirato dalla corsa alle presidenziali del 2024 ed ha appoggiato la vicepresidente Kamala Harris, che sta raccogliendo il sostegno di figure chiave del partito ma attende la nomina ufficiale (potenzialmente alla Convention nazionale democratica del 19 agosto). Le quote delle società di scommesse che vedono Trump vincitore sono scese al 61% (un calo di 4 punti), mentre quelle di Harris sono aumentate al 39%. Il mercato azionario ha mostrato un andamento movimentato soprattutto per i settori e le società sensibili alle differenze politiche tra i due partiti. Nonostante questo cambiamento potrebbe comportare un incremento della volatilità, poiché non possiamo prevedere il futuro, continuiamo a concentrarci su investimenti a lungo termine piuttosto che sul trading politico a breve termine.

Reporting season – Strada impervia e ondata di warning

Il mercato europeo sta assistendo a un’ondata significativa di profit warning, con il 34,8% delle società che hanno già comunicato i propri risultati al di sotto delle stime, rispetto al 15,4% del più resistente mercato statunitense. Le cause principali includono la scarsa domanda dei consumatori, i problemi della catena di approvvigionamento e il rallentamento dell’economia, che colpisce in particolare le aziende industriali. L’altra faccia della medaglia ci mostra che circa il 60% delle società ha battuto le stime sugli EPS nell’Unione Europea, mentre negli Stati Uniti sono state circa il 77%. Settori come l’AI, la sanità e i servizi di comunicazione mostrano prospettive positive. Le società con un forte potere di determinazione dei prezzi potrebbero sovraperformare, soprattutto perché la deflazione minaccia la redditività in settori come le compagnie aeree e i beni di consumo al di fuori del lusso.

Fonte: Intesa Sanpaolo calculations based on estimates collected by Bloomberg Finance L.P. Dati a fine 27 July 2024.
Fonte: Intesa Sanpaolo calculations based on estimates collected
by LSEG I/B/E/S. Dati a fine 23 July 2024. Based on data from 155
companies present in the two quarters in question.
Il picco estivo è alle porte

Si preannuncia il picco estivo per l’attività sui mercati. Sul fronte macro, sono previsti gli approfondimenti sul mercato del lavoro forniti dai JOLTs, le decisioni delle banche centrali di Giappone, Europa e Regno Unito, i dati sull’inflazione dell’Eurozona, il rapporto sui posti di lavoro statunitensi e la riunione della Fed. Nel frattempo, si intensifica la stagione degli utili, con i risultati finanziari attesi da società che rappresentano quasi la metà del valore dell’indice S&P 500.

Banche USA – Ritorno dell’M&A all’orizzonte?

In seguito alla debole prova del Presidente Biden nel dibattito del 27 giugno, le banche statunitensi hanno registrato un rally legato alla prospettiva di una vittoria di Trump. Questo rally è stato sostenuto da dati sull’inflazione più moderati, che hanno alimentato l’aspettativa che la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi d’interesse e a costruire un “atterraggio morbido” per l’economia statunitense. Le piccole banche, che dall’inizio del 2023 hanno sottoperformato rispetto alle grandi banche di circa 2000 punti percentuali, con uno sconto medio del 30% rispetto ai P/E storici, hanno fatto da apripista. Il rafforzamento delle piccole banche è alimentato in parte dalla speranza che un’amministrazione repubblicana nomini una leadership normativa favorevole al settore, aprendo la strada a un aumento delle fusioni e acquisizioni. Negli ultimi anni, l’attività di fusione è stata soffocata da un processo di approvazione sempre più lungo e incerto; infatti, molte banche hanno accantonato i piani di fusione per paura che le operazioni non venissero approvate. Dopo un recente picco di quasi 500 operazioni nel 2015, l’attività è diminuita di quasi il 70% nel 2022 e nel 2023, con il 2024 che si preannuncia ancora più lento. Tuttavia, un contesto normativo favorevole potrebbe rapidamente cambiare la situazione, in quanto le piccole banche cercano di ottenere rendimenti migliori grazie alla loro dimensione. Insieme ai tassi più bassi e alla crescente fiducia nell’economi questi fattori probabilmente determineranno un aumento significativo del volume delle operazioni e diventeranno una potenziale nuova fonte di rendimento per gli azionisti. Sebbene permanga l’incertezza per i prossimi mesi, le prospettive per le piccole banche statunitensi e per il panorama delle fusioni e acquisizioni sono effettivamente migliorate.

Fonte: Jeffries, S&P Global. Note: Data represents closed M&A deals through 22/05/2024. LHS represents # of deals.

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