Tassi – tempo di fare attenzione.
Per gli investitori, è il momento di considerare con più serietà il movimento dei tassi. Da inizio anno, i rendimenti USA a 10 anni sono aumentati di 40 pb, dallo 0,9% all’1,3%. L’aumento degli spread sugli swap sta guidando il selloff, segnalando un’esacerbazione dell’attività di copertura. Finora, l’impatto sugli asset rischiosi è stato limitato. I tassi più alti sono stati accompagnati da maggiori aspettative di crescita economica e da un rischio più elevato. Le uniche perdite sono state registrate tra le obbligazioni IG, dati i bassi rendimenti. In futuro, le correlazioni potrebbero cambiare. I rendimenti obbligazionari HY sono intorno al 3%, e, nell’azionario, i titoli growth hanno sovraperformato a lungo. I Treasuries all’1,5% o più porteranno ad un aggiustamento più rapido, con azioni e credito HY indeboliti. Nonostante gli interventi della Fed, qualsiasi stimolo sarà temporaneo. L’inflazione è probabile che ritorni già in primavera, e Yellen ha annunciato pubblicamente l’arrivo di nuovi stimoli. Ci aspettiamo quindi una pausa, ma la direzione dei tassi è verso l’alto.
Posizionamento – la flessibilità paga.
Visti gli spread compressi e i tassi in aumento, manteniamo un posizionamento flessibile. In primo luogo, manteniamo alta la percentuale di liquidità in portafoglio, accoppiata ad alcune posizioni lunghe ad alta convinzione. Con il credito ai massimi, preferiamo concentrarci su emittenti strategici con margini di miglioramento e mantenere un cuscinetto per i periodi di volatilità. In secondo luogo, concentriamo le nostre posizioni lunghe in aree che hanno ancora spazio per rialzi, come il debito convertibile o le obbligazioni cicliche. Infine, copriamo il rischio tasso accorciando la duration e proteggiamo il rischio di credito con posizioni lunghe in CDS sugli indici. Di conseguenza, il nostro portafoglio beneficia di attività di rischio più forti, ma è relativamente isolato dai tassi e dall’allargamento degli spread. Conserviamo sufficienti munizioni per cogliere le opportunità che potrebbero nascere, nel caso in cui un selloff cominci a rendere le valutazioni sul credito nuovamente interessanti. Da inizio 2021, il nostro Global Credit Opportunities Fund ha reso il 2%, contro lo 0,72% dell’HY statunitense e il -2,5% dell’IG statunitense.
Agenda della Banca Centrale – troppo presto per parlare di tapering.
La BCE ha dichiarato un “cauto ottimismo” per la ripresa economica del 2021 e ha concentrato la sua agenda sulle condizioni di finanziamento, menzionate 25 volte, che sono state viste come favorevoli fino alla riunione di gennaio. Secondo il committee, un’eventuale aumento dei tassi dagli USA all’Europa non comporta necessariamente condizioni economiche più stringenti, e non necessità quindi di una risposta politica immediata. La FED ha ribadito che annuncerà il tapering con largo anticipo, e ha esortato i partecipanti al mercato a guardare attraverso eventuali cambiamenti transitori dell’inflazione dovuti ai vincoli dell’offerta.
Politica italiana – è tornato Super Mario.
La scorsa settimana, nel suo primo discorso da Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha illustrato il suo programma politico. Draghi ha spiegato di voler accelerare le vaccinazioni nel Paese, ha delineato i suoi piani per investire i €210 miliardi di fondi europei per la ripresa, così come i piani per le riforme strutturali del sistema giuridico e della pubblica amministrazione italiana. Anche se non ci saranno soluzioni facili per risolvere l’attuale situazione sociale ed economica dell’Italia, crediamo che il nuovo governo italiano, sostenuto da un’ampia maggioranza, abbia il potenziale per trasformare una profonda crisi nazionale in un’opportunità per ristrutturare le debolezze che hanno afflitto l’economia italiana per decenni. Con un governo più razionale, crediamo che lo spread BTP-Bund potrebbe comprimersi di altri 10-15pb rispetto ai livelli attuali.

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